mercoledì 27 marzo 2013

Dulcis in fundo

Ormai ognuna di noi ha un'amica, una cugina, una sorella che si trastulla (con risultati più o meno dignitosi) con il cake design e se la fanciulla si offre di regalarvi la torta di nozze, ben venga, altrimenti...
Premetto che non ho niente contro chi le sceglie per concludere il proprio ricevimento né tantomeno contro chi le fa, che guadagnare, di questi tempi, è cosa buona e giusta.
Le torte, bellissime, scenografiche, ricoperte di glassa di zucchero pazientemente lavorata hanno un costo decisamente elevato: si arriva anche a 10 euro a porzione.  Ora, va tutto bene per il più bel giorno della vostra vita, ma i tempi mi sembrano inadatti ad una spesa così sostenuta per una cosa che non è assolutamente nella nostra tradizione, è una moda, destinata a passare e a lasciare dietro di sé nient'altro che la glassa accuratamente tolta dalla porzione perché immangiabile.
Se vi sposate in primavera-estate e la torta di frutta vi sembra banale (non vedo perchè, poi: anche Bianca Di Savoia-Aosta chiese a Pasticcio una sontuosissima torta di mirtilli), allestite un buffet  accompagnando la frutta con crema, panna, yogurt e gelato.

E se proprio volete essere originali chiudete il ricevimento con una bella torta tradizionale: la pasticceria italiana non ha niente da invidiare al resto del mondo.

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